ISOLOTTO SQUARE

Amedeo Ardolino / Chiara Bocca / Elenaz Mojarad / Milena Shtereva / Giovanni Voto

Project :

Competition 

Square ISOLOTTO- FLORENCE 2015

LE  RAGIONI  DELL’OPERA

Memoria, identità e necessità funzionali 6 Novembre 1954. Nella memoria tacita si traccia un momento senza tempo: l’attesa e quell’istante sospeso per sempre in cui un uomo con affianco moglie e bambini dagli occhi sbarrati vede compiersi la promessa della “dimora”. L’identità, il nomen dell’Isolotto sorge, si origina in quel momento per Lui e per migliaia di persone come lui a cui vengono consegnate le chiavi della propria casa. Il grande tema dell’Identità in una condizione sociale frammentata, liquida e priva di volto come è la nostra, è il tema nucleare che vorremmo affrontare integrato e co-ordinato ai grandi temi della sostenibilità ambientale ed energetica.

Può certo apparire meramente concettuale, ma quell’istante “sospeso” e abissale di quell’io davanti a quelle chiavi stabilisce il punto di partenza per il progetto. Una chiesa: monumento principale dell’area, intorno a cui ruota la distribuzione variegata di tipologie edilizie ed Il fiume altro polo di gravitazione cui il progetto tende inevitabilmente, stabiliscono i due nuclei principali su cui orbita l’ordine compositivo di tutto l’intervento. Forse anche per questo le icone che vengono poste come sintesi dell’intervento in una scultura, che apre a tutto l’intervento, nei pressi della passerella dell’isolotto sono: Un pesce e la chiave a cui esso è ancorato. Il pesce è simbolo che riferisce a Cristo e contemporaneamente alla vita del fiume, la chiave il momento storico che origina la storia di questo quartiere. Ciò che appare come una dimensione assoluta e immateriale viene ancorata e reso concreto nel fatto storico della consegna delle chiavi. Tutto il progetto è permeato da questa idea che ovviamente si sviluppa negli aspetti importanti della funzionalità della piazza. Il progetto deve tenere conto, evidentemente, di una complessità di fattori. La vita giornaliera del mercato e quella serale poco presente. La necessità di questa piazza di diventare realmente il cuore della dimensione sociale del quartiere e quella di integrare la mobilità veicolare, ciclabile e pedonale con la presenza di parcheggi e attività di diversa natura in rapporto con il fiume e le cascine. Da ultimo assolutamente non trascurabile l’ecosostenibilità ambientale di tutto l’intervento.